Buatta. Il francese boîte genera in tutto il meridione questa variante transdialettale che definisce il contenitore di lamiera stagnata destinato alla conservazione degli alimenti, barattolo o scatola che sia.
Buattòna quindi è in origine il contenitore grande, destinato alle conserve più consistenti, prima che il termine passasse a definire le persone corpulente, in senso dispregiativo.
Nelle famiglie povere la buatta rappresentava il contrasto alla penuria, il simbolo di un precario benessere. Ancora oggi è nelle buatte che si trova conforto durante l’inverno, la stagione in cui fin quando c’è buatta di pomodoro c’è speranza.
Roberto Alajmo, Abbecedario siciliano, Sellerio (2023)