Con lavoro sufficiente a riempire l’intera nostra esistenza

Ciascuno dei due giovani aveva denaro; il padre di Iris le aveva lasciato a sufficienza da renderla indipendente. Ribellandosi ai progetti che le loro famiglie avevano fatto per loro, i coniugi cercarono e acquistarono la tenuta di La Foce nella Toscana meridionale, scegliendola, contro il parere di tutti, proprio perché il terreno era così eroso e aspro, le costruzioni così fatiscenti, l’acqua così scarsa, e le strade percorribili inesistenti. Stavano cercando “un posto con lavoro sufficiente a riempire l’intera nostra esistenza”. Iris aveva sperato anche in “un po’ di bellezza”, ma La Foce, quando vi arrivarono, era “un paesaggio lunare, pallido e disumano” e aveva la “desolazione di un deserto”. La casa principale era buia, senza luce elettrica, senza riscaldamento, senza giardino (perché l’acqua del pozzo era appena sufficiente per lo stretto necessario) e senza bagno. Imperterriti, la acquistarono, decisi a “trasformare questa nuda argilla in campi di grano, a ricostruire le fattorie e a vedere la prosperità tornare per gli abitanti, restituendo il verde a questi boschi mutilati”. Un bell’impegno! La tenuta comprendeva venticinque poderi e Iris aveva solo ventidue anni.

Iris Origo, A chill in the air, Pushkin Press (2017), introduzione di Lucy Hughes-Hallett, traduzione L.V. Nella foto (La Foce) Iris e Antonio Origo a La Foce con una delle figlie.

Falla crescere in un luogo a cui lei non appartiene

Prima di morire, Bayard aveva fatto dei progetti per Iris. Nella sua ultima lettera a Sybil allude alle obiezioni che la sua famiglia aveva sollevato contro il suo matrimonio con una donna inglese. Prosegue dicendo che desidera che Iris cresca “libera da tutto questo sentimento nazionale che rende le persone così infelici. Falla crescere in un luogo a cui lei non appartiene, così non potrà avere quel sentimento”. L’Italia, Bayard suggeriva, sarebbe stato il posto migliore. Lì Iris sarebbe potuta diventare “davvero cosmopolita” e, quando fosse arrivato il momento, “sarebbe stata libera di amare e sposare chiunque le fosse piaciuto, di qualsiasi Paese fosse, senza difficoltà”. Sybil obbedì.

Iris Origo, A chill in the air, Pushkin Press (2017), introduzione di Lucy Hughes-Hallett, traduzione L.V. Nella foto (La Foce) Iris Origo.

Il più fuco

«Quella che vedete davanti a voi è Lara Zuccherosa del Papavero, vostra regina e sovrana, per volontà di Dio e diletto di questi favi. Domani stesso avrà luogo il Sacro Volo Nuziale. La partenza avverrà come sempre sulla linea d’ombra del leccio, non appena il sole formerà un angolo di sessanta gradi con l’alveare. Le regole della contesa sono immutate. Chi taglierà la strada, pungerà l’avversario o farà due false partenze sarà squalificato e ucciso. E come sentenzia la nostra Legge…», fece viaggiare su noi gli occhioni, «chi vincerà il cimento avrà con me la sua Gloria. Che vinca il migliore, il più fuco.»

Alessandro Boffa, Sei una bestia, Viskovitz, Quodlibet (2021)

Gli ospedali sono sempre più considerati imprese come le altre

Si stima che negli Stati Uniti chiudano circa trenta ospedali all’anno. La maggior parte delle chiusure avviene per motivi finanziari, in luoghi dove ci sono relativamente pochi pazienti assicurati privatamente. Gli ospedali sono sempre più considerati imprese come le altre: almeno un quinto degli ospedali è ora gestito a scopo di lucro e, a livello globale, gli investimenti di private equity nella sanità sono triplicati dal 2015; lo scorso anno sono stati spesi in acquisizioni circa sessantasei miliardi di dollari. Lo spostamento di questo settore finanziario verso l’assistenza sanitaria è stato collegato ad aumenti dei prezzi, a un incremento delle procedure mediche inutili e alla destabilizzazione delle reti di assistenza sanitaria.

Chris Pomorski, The Death of Hahnemann Hospital, The New Yorker (7/6/2021), traduzione L.V.

E quali sarebbero i miei difetti?

«Ljuba, perché non mi ami?», domandai.
«Perché sei un verme, sei vile, non hai spina dorsale, non hai fegato.»
«E poi?»
«Perché sei insulso, non hai testa, non hai carattere, non hai sensibilità.»
«E poi?»
«Non sai amare, non hai cuore.»
«E poi?»
«Hai un pene minuscolo.»
«Nient’altro?»
«Sì, Visko. Non hai mai un pensiero per me, sei un egoista, un parassita, sai solo prendere, vivi a mie spese, non hai un’attività, degli interessi, mi stai prosciugando, mi irriti in continuazione. Quando la smetterai di tormentarmi?»
Fu percorsa da un brivido di ribrezzo e schifo che la scosse in tutto il corpo, poi da un altro e da un altro ancora.
Mi ancorai per bene con la ventosa al muco delle sue budella per far passare la sfuriata, ripulii la proboscide dal sangue e domandai:
«E quali sarebbero i miei difetti

Alessandro Boffa, Sei una bestia, Viskovitz, Quodlibet (2021)

La più grande città americana senza un ospedale pubblico

Con circa un quarto dei suoi 1,6 milioni di abitanti che vive al di sotto della soglia di povertà, Filadelfia è una delle più povere grandi città degli Stati Uniti. Dal 1977, quando il Philadelphia General Hospital ha chiuso, è anche la più grande città americana senza un ospedale pubblico.

Chris Pomorski, The Death of Hahnemann Hospital, The New Yorker (7/6/2021), traduzione L.V.

Vaccinazioni in casa Leopardi

9788869441349_0_0_1475_75Il conte Monaldo non era, dunque, meno assiduo della moglie nel vigilare sulla salute morale e fisica dei figli, ma si considerava più moderno di lei. Quando i tre maggiori furono vaccinati – audace innovazione che Monaldo fu il primo a introdurre a Recanati, facendo venire il vaccino fino da Genova – egli annotò giorno per giorno il corso della reazione; provvide, inoltre, a montare in giardino anelli e parallele, affinché i ragazzi facessero ginnastica.

Iris Origo, Leopardi, traduzione di Paola Ojetti, Castelvecchi (2015)

Dal quale usciva con l’aspetto di un Papageno

iris-origo-la-foce-03Possiamo appendere degli specchi, come consigliava Virginia, in angoli strani; possiamo osservare il volto del nostro soggetto da ogni angolazione e in ogni luce. Possiamo raccogliere curiose notizie: che al Dr Johnson piaceva portare in tasca una buccia d’arancia, che Aristotele possedeva una borsa per l’acqua calda in pelle, riempita di olio bollente, e che Leopardi, nell’inverno trascorso a Bologna, passava le giornate dentro un sacco foderato di piume, dal quale usciva con l’aspetto di un Papageno… Ma mai, mai vediamo abbastanza.

Iris Origo, Bisogno di testimoniare, traduzione di Grazia Lanzillo, Longanesi (1984). Nella foto (La Foce) Iris Origo.