Non mangiatemi

nabokov_butterflyEro particolarmente attratto dai misteri del mimetismo. I suoi fenomeni attestavano una perfezione artistica associata di solito a prodotti dell’uomo. Prendete il modo in cui viene imitata una secrezione velenosa mediante macule simili a bollicine su un’ala (pseudorifrazione inclusa) o tramite lucide protuberanze gialle su una crisalide («Non mangiatemi – sono già stata schiacciata, assaggiata, e rifiutata»).

Vladimir Nabokov, Parla, ricordo, traduzione di Guido Ragni, a cura di Anna Raffetto, Adelphi (2010). Nella foto Vladimir Nabokov.

Con il retino, diceva

nabokov_butterflyNel marzo del 1918, in Crimea, su un viottolo che dominava il Mar Nero, in mezzo a una certa fioritura di arbusti, una sentinella bolscevica dalle gambe arcuate provò ad arrestarmi per aver fatto segnalazioni (con il retino, diceva) a una nave da guerra inglese.

Vladimir Nabokov, Parla, ricordo, traduzione di Guido Ragni, a cura di Anna Raffetto, Adelphi (2010). Nella foto Vladimir Nabokov.

Continue occasioni di perdere l’equilibrio

AudenVanVechten1939Una situazione credibile in un’opera significa una situazione nella quale sia credibile che qualcuno canti. Una buona trama da libretto è il melodramma nel senso stretto e convenzionale della parola; offre ai propri personaggi continue occasioni di perdere l’equilibrio attraverso situazioni troppo tragiche e troppo fantastiche per le “parole”. Una buona trama d’opera non potrà mai seguire le leggi del buon senso, perché la gente che segue il buon senso non si abbandona mai al canto.

W.H. Auden, La mano del tintore, traduzione di Gabriella Fiori, Adelphi (1999), citato da Mario Lavagetto in Quei più modesti romanzi, EDT (2003). Nella foto (Wikimedia) W.H. Auden.

 

Incredibile che qualcuno abbia sperimentato abbastanza

Olives_(CAROLIA)_CL._J_Weber_(22780325009)Il frutto appena raccolto dell’olivo è così duro e amaro, così poco attraente, che è incredibile che qualcuno abbia sperimentato abbastanza a lungo da renderlo commestibile. Ma gli Egizi hanno imparato molto presto che i glucosidi amari, unici di questo frutto, ora conosciuti come oleuropeina, potevano essere rimossi dal frutto immergendolo in acqua, e il frutto poteva essere ammorbidito in salamoia. Il sale lo avrebbe reso non solo commestibile, ma gradevole.

Mark Kurlansky, Salt, Penguin (2002), traduzione L.V. Nell’immagine (Wikimedia) olive su un ramo.

Faccia dire dagli strumenti

Stendhal_par_DucisLa musica non deve limitarsi – diceva Stendhal – a «far esprimere i sentimenti del personaggio in scena dai clarinetti, dai violoncelli, dagli oboi»; ma è indispensabile che assuma anche una funzione «maieutica», che faccia «dire dagli strumenti quella parte del sentimento che il personaggio stesso non potrebbe confidarci».

Stendhal, Vie de Rossini, Calmann-Levy (1927), citato da Mario Lavagetto in Quei più modesti romanzi, EDT (2003). Nella foto, Ducis, ritratto di Stendhal (1835), Biblioteca Sormani, Milano.

 

Guidati dal desiderio di seminare gli inseguitori

887063695XNon ci sono dubbi che i luoghi abbiano, per lo spettatore, la funzione di punti di riferimento e che, in qualche occasione, nell’intricarsi della vicenda, nell’esplosione semantica delle parole cantate – quando librettista e compositore appaiono quasi guidati dal desiderio di seminare gli inseguitori – i luoghi, dunque, possano servire, a occhi disorientati, come i sassolini bianchi che guidavano Pollicino. Così il vedere i protagonisti nella sala di un palazzo reale o in un deserto o in una tenda o in una taverna o in una prigione rafforza la capacità degli spettatori di fare il punto, di formulare previsioni attendibili e di mettere fuori gioco alcune alternative.

Mario Lavagetto, Quei più modesti romanzi, EDT (2003)