Melvyn Bragg: Nell’estate del 1816 un gruppo di scrittori che tutti conosciamo, gli scrittori romantici, si trova in Svizzera. Puoi dirci come potrebbero essere stati influenzati dagli effetti dell’eruzione del 1815 del vulcano Tambora in Indonesia?
Jane Stabler: Stiamo parlando del circolo di Shelley e Byron: Lord Byron, il suo segretario personale John Polidori, Percy B. Shelley, Mary Godwin e la sua sorellastra Claire Clairmont. Si riuniscono sulla riva del lago di Ginevra con lo scopo di allontanarsi da Londra e da quello che percepiscono come un lungo, interminabile inverno. Quando arrivano a Ginevra il tempo è bello e soleggiato, ma subito dopo cambia e loro sono confinati in casa, quindi la causalità qui mi sembra molto chiara. Mary Shelley dichiara che, dovendo stare al chiuso, come ripiego si raccontano storie di fantasmi, e infine scrivono le storie che hanno inventato. Questa è la genesi di Frankenstein.
Melvyn Bragg: Quindi Frankenstein potrebbe essere in parte venuto alla luce a causa dell’eruzione di un vulcano in Indonesia? Sono affascinato da quest’idea, ci credi davvero?
Jane Stabler: Sì, penso che la causalità sia chiara. Due sono gli elementi in gioco, uno è la volontà di una donna, Claire Clairmont, che vuole incontrare di nuovo Byron, e l’altro è il tempo, che fanno riunire il gruppo sulle rive del lago di Ginevra. Se il tempo fosse stato bello e soleggiato, avrebbero trascorso più tempo in barca e in gita.
Melvyn Bragg: Avremmo avuto Mary Poppins al posto di Frankenstein?
Jane Stabler: È possibile…
Melvyn Bragg intervista Jane Stabler, Professoressa di letteratura romantica alla University of St Andrews in 1816, The Year without a Summer, In our time, BBC4 (21/4/2016), traduzione L.V. Nell’immagine (British Library) villa Diodati, la casa sul lago di Ginevra che Lord Byron aveva preso in affitto nell’estate 1816.