L’azienda agricola Mottier riceve l’acqua da una sorgente. La siccità degli ultimi anni ha costretto la famiglia ad adattarsi.
“Una mucca beve da 80 a 100 litri di acqua al giorno”, ha spiegato la signora Mottier. “Abbiamo più di 40 mucche. Abbiamo bisogno di un’enorme quantità d’acqua”.
Nel 2015, durante un’ondata di calore, la fonte si è seccata. Tre anni più tardi sono stati colpiti da un’altra ondata di calore e di siccità. E poi ancora nel 2022.
Durante i periodi di siccità l’esercito svizzero ha trasportato l’acqua sui pascoli alpini utilizzando gli elicotteri. I Mottier però non avevano cisterne in cui conservarla.
Hanno allora installato una pompa a energia solare per attingere l’acqua da una sorgente più in basso, e hanno acquistato una grande vescica di accumulo dell’acqua di fusione della neve d’inizio stagione.
Ci si aspetta che la situazione peggiori man mano che i ghiacciai si ritireranno. Si prevede che i ghiacciai più grandi del Paese, tra cui l’Aletsch e il Rodano, si ridurranno almeno del 68% entro la fine del secolo.
In previsione il governo svizzero ha quadruplicato i finanziamenti per i progetti idrici alpini. Nel 2022 ne ha approvati 40.
Vicino al villaggio di Jaun una squadra di costruttori stava posando tubi per fornire a sei fattorie locali elettricità e acqua da una nuova cisterna. Nel 2022 alcune famiglie hanno riportato a valle le loro mandrie di mucche con un mese di anticipo a causa della siccità e del caldo.
Catherine Porter, As Switzerland’s Glaciers Shrink, a Way of Life May Melt Away, The New York Times (21/1/2024), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia) una mucca si ferma a bere un po’ d’acqua.