Contro coloro che hanno cercato di sequestrare l’anima di Israele

Come Biden, anch’io sto al 100% dalla parte di Israele e contro Hamas, perché Israele è un alleato che condivide molti valori con l’America, mentre Hamas e l’Iran sono contrari a ciò che l’America rappresenta. Questo è un calcolo abbastanza semplice per me.
Ma ciò che secondo me rende questa guerra diversa da qualsiasi guerra precedente è la politica interna di Israele. Negli ultimi nove mesi, un gruppo di politici israeliani di estrema destra e ultra-ortodossi guidati da Netanyahu ha platealmente cercato di sequestrare la democrazia israeliana. La destra religiosa e nazionalista dei coloni, guidata dal primo ministro, ha cercato di prendere il controllo del sistema giudiziario e di altre istituzioni chiave di Israele, eliminando il potere di controllo giurisdizionale della Corte Suprema del Paese. Questo tentativo ha aperto molteplici fratture nella società israeliana. Israele è stato incautamente portato dalla propria leadership sull’orlo di una guerra civile per un volo di fantasia ideologico. Queste fratture sono state notate dall’Iran, da Hamas e da Hezbollah, e potrebbero avere stimolato la loro audacia.
Se volete farvi un’idea di quelle fratture – e della rabbia vulcanica nei confronti di Netanyahu per il modo in cui ha diviso il Paese prima di questa guerra – guardate il video diventato virale in Israele due giorni fa quando Idit Silman, ministro del Likud durante il governo di Netanyahu, è stata buttata fuori dall’ospedale Assaf Harofeh di Tzrifin mentre era andata a fare visita ad alcuni feriti.
“Avete rovinato questo Paese. Andatevene da qui”, le ha detto un medico israeliano. “Non vi vergognate di avere provocato un’altra guerra?” le ha detto un’altra persona. “Ora tocca a noi”, si sente urlare il medico in un video pubblicato su X, precedentemente noto come Twitter, e riportato da The Forward. “Siamo noi a comandare. Governeremo qui – destra, sinistra, una nazione unita – senza di voi. Avete rovinato tutto!”
Israele ha subito un duro colpo ed è ora costretto a una guerra moralmente impossibile per sconfiggere Hamas e scoraggiare allo stesso tempo l’Iran e gli Hezbollah. Piango per le terribili morti che ora attendono tanti buoni israeliani e palestinesi. E mi preoccupa profondamente anche il piano di guerra israeliano. Una cosa è provocare la deterrenza degli Hezbollah e di Hamas. Altra cosa è sostituire Hamas lasciando qualcosa di più stabile e dignitoso. Ma cosa si può fare?
Alla fine, proprio come oggi mi schiero con il nuovo governo di unità nazionale israeliano nella sua lotta contro Hamas per salvare Israele, dopo questa guerra mi schiererò con i difensori della democrazia israeliana contro coloro che hanno cercato di sequestrare l’anima di Israele.

Thomas L. Friedman, Why Israel Is Acting This Way, The New York Times (14/10/2023), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia, World Economic Forum) Thomas Friedman.

La Terra ci chiede qualcosa di più della gratitudine

Come scienziati ci siamo chiesti: perché? Perché esseri solitari e reclusi devono lottare per arrampicarsi su un promontorio roccioso ed entrare in una comunità di un centinaio di esseri umani? Perché tutte queste tartarughe sono venute da noi, in numeri senza precedenti, per fare la cosa più importante per loro? Quando i nostri studenti sono andati alla ricerca di siti adatti a trasferire al sicuro le molteplici uova che avevano deposto non solo nell’ultimo anno, hanno trovato una risposta. Le lingue di sabbia preferite dalle tartarughe erano sott’acqua a causa di piogge più intense del solito. Quando il livello del lago si è alzato, hanno dovuto cercare un terreno più in alto. Ho avuto l’impressione che le tartarughe azzannatrici fossero diventate rifugiati climatici.
E questo è il pensiero che non mi da pace.
Penso che le tartarughe si siano dirette verso l’alto in preda a una sorta di disperazione, come chiedendoci di prestare attenzione, per farci vedere che stiamo vacillando sull’orlo della catastrofe climatica con i nostri parenti, animali e vegetali, che scompaiono a ondate dopo ondate di estinzioni. La scienza, armata di modelli con cui prevedere gli imminenti cambiamenti, è un potente strumento per affrontare queste crisi. Ma non è l’unico. Come scienziato sento dati indiscutibili, e anche un messaggio, allo stesso tempo materiale e spirituale, portato dalle tartarughe azzannatrici: la Terra ci chiede qualcosa di più della gratitudine.

Robin Wall Kimmerer, The Turtle Mothers Have Come Ashore to Ask About an Unpaid Debt, The New York Times (22/9/2023), traduzione L.V.