Spalancatela

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La noia è una visuale sulle proprietà del tempo che uno tende a ignorare, mettendo possibilmente in pericolo il proprio equilibrio mentale. È una finestra sull’infinitudine del tempo. Una volta aperta questa finestra, non provate a chiuderla; al contrario, spalancatela.

Iosif Brodskij citato da Michael C. Corballis in The Wandering Mind, The University of Chicago Press (2015), traduzione L.V. Nella foto (Stanford University) Iosif Brodskij.

Una mancanza di lungimiranza incosciente e scriteriata

Da un po’ sappiamo che la Silicon Valley ci sta trascinando verso il basso. Affermazioni assurde e improponibili, che una volta non avrebbero avuto alcun seguito, ora si diffondono alla velocità della luce, su qualunque argomento, dai presunti giri di pedofili nel partito democratico alla congettura delle elezioni truccate alle teorie complottiste sui vaccini. Ragazze adolescenti rischiano di finire in spirali di depressione, sulla spinta del mondo patinato e ingannevole di Instagram, di proprietà dell’avida società manipolatrice, in precedenza nota con il nome di Facebook.
Eric Schmidt ha dichiarato che uno studente di Oxford, parlando dei veleni diffusi dai social media, ha detto: “La noia unita all’anonimato è una miscela pericolosa”. Soprattutto quando la dipendenza incontra l’invidia.
La domanda se perderemo il controllo a favore dell’A.I. potrebbe essere superata, dal momento che la tecnologia ci sta già manipolando.
Schmidt ha ammesso che la mancanza di lungimiranza da parte dei padroni della nuvola, sulla direzione in cui ci sta portando la tecnologia, è stata “incosciente e scriteriata”.
“Direi che quando stavo lavorando molto sui social network, dieci anni fa circa, forse la mia era solo ingenuità, ma non avremmo mai immaginato che i governi li avrebbero usati contro i cittadini, come è avvenuto nel 2016, con l’interferenza dei russi”.
“Non avevamo pensato che i social network avrebbero poi ‘cucito insieme’ questi portatori di interessi particolari a sistemi di credenze forti e violente. Nessuno ne ha mai discusso, ma adesso non voglio che si ripeta lo stesso errore, con una nuova tecnologia fondante”.

Maureen Dowd, A.I. Is Not A-OK, The New York Times (30/10/2021), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia) Eric Schmidt.