Più indietro degli Etruschi è inutile andare. Prima di loro solo il vento, gli animali, i predatori di passaggio, i nomadi. Da Vetulonia, nell’entroterra, si dominavano le colline, la valle, i laghi e il mare. Sotto la terra c’era il ferro. Alle pendici del colle di Castiglione si apriva il grande lago Prile, di cui accenna anche Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia. Le imbarcazioni si spingevano fin sotto l’antica città etrusca. Dove oggi ci sono paesi di campagna una volta erano gli approdi per le barche che trasportavano merci nel Mediterraneo. Nel Medioevo sono le paludi a dominare il paesaggio, territori insalubri, malarici. Dove possono, le popolazioni pescano ed estraggono il sale. Grosseto nasce come città intorno all’economia del sale: le saline circondavano il lago che diventa palude e acquitrino impoverendo la popolazione dei contadini, schiavi di signori locali e del latifondo, la «mano morta» dei vescovi, dei cardinali.
Alberto Riva, Ultima estate a Roccamare, Neri Pozza (2023). Nella foto (Qui Maremma) l’area umida protetta della Diaccia Botrona, vicino a Castiglione della Pescaia: ciò che rimane, in seguito alle bonifiche, delle paludi che si erano formate dopo che il lago Prile si era ritirato.