È come una scommessa alla cieca

I resti fossili sono disseminati di testimonianze di estinzioni, non solo di singole specie, ma anche di interi filoni evolutivi. Nella lotta per la sopravvivenza i parassiti hanno un problema particolare, poiché il loro successo dipende non solo dai propri adattamenti ma anche da quelli dei propri ospiti. Se scelgono un ospite prossimo all’estinzione, anche la loro esistenza parassitaria potrebbe concludersi relativamente a breve. Contro questo genere di rischi la capacità di cambiare ospite è un’ottima polizza assicurativa. Ma trovare un nuovo ospite è una faccenda complicata, piena di incertezze, che ogni volta implica la capacità di sfruttare un’opportunità emersa per caso. Dal punto di vista del parassita è come una scommessa alla cieca, in cui la posta in gioco è alta e le informazioni sui risultati sono pressoché inesistenti.

Scott Lyell Gardner, Judy Diamond, and Gabor R. Rácz, Parasites: The Inside Story, Princeton University Press (2022), traduzione L.V.


La Terra ci chiede qualcosa di più della gratitudine

Come scienziati ci siamo chiesti: perché? Perché esseri solitari e reclusi devono lottare per arrampicarsi su un promontorio roccioso ed entrare in una comunità di un centinaio di esseri umani? Perché tutte queste tartarughe sono venute da noi, in numeri senza precedenti, per fare la cosa più importante per loro? Quando i nostri studenti sono andati alla ricerca di siti adatti a trasferire al sicuro le molteplici uova che avevano deposto non solo nell’ultimo anno, hanno trovato una risposta. Le lingue di sabbia preferite dalle tartarughe erano sott’acqua a causa di piogge più intense del solito. Quando il livello del lago si è alzato, hanno dovuto cercare un terreno più in alto. Ho avuto l’impressione che le tartarughe azzannatrici fossero diventate rifugiati climatici.
E questo è il pensiero che non mi da pace.
Penso che le tartarughe si siano dirette verso l’alto in preda a una sorta di disperazione, come chiedendoci di prestare attenzione, per farci vedere che stiamo vacillando sull’orlo della catastrofe climatica con i nostri parenti, animali e vegetali, che scompaiono a ondate dopo ondate di estinzioni. La scienza, armata di modelli con cui prevedere gli imminenti cambiamenti, è un potente strumento per affrontare queste crisi. Ma non è l’unico. Come scienziato sento dati indiscutibili, e anche un messaggio, allo stesso tempo materiale e spirituale, portato dalle tartarughe azzannatrici: la Terra ci chiede qualcosa di più della gratitudine.

Robin Wall Kimmerer, The Turtle Mothers Have Come Ashore to Ask About an Unpaid Debt, The New York Times (22/9/2023), traduzione L.V.