A cui la scienza non ha ancora dato un nome

New York era immonda a livelli indescrivibili. All’inizio del Novecento i tre milioni di abitanti di New York producevano ciascuno circa mezzo chilo di spazzatura al giorno, più le ceneri, in base ad alcune stime. Parte del pattume consisteva in cose che potreste vedere anche oggi: stracci sporchi, gusci di ostriche, teste di pesce. Altri rifiuti – tra cui trucioli di legno e organi di maiale – riflettevano la realtà dell’epoca. Gran parte di questo diluvio quotidiano di ceneri e liquami veniva scaricato nel porto, una calamità ambientale dalla quale le forme di vita acquatica locali non si sono mai riprese completamente. In buona parte finiva anche per strada, dove si mescolava a carcasse di animali in decomposizione, letame e urina. “Accanto ai binari della ferrovia, le strade mostravano grandi cumuli di una sostanza nera e sgradevole a cui la scienza non ha ancora dato un nome”, lamentava un editoriale del 1874 pubblicato sul New York Tribune. “Ovunque la sporcizia offendeva l’occhio e insozzava la persona dello sventurato pedone”.

Eric Lach, The Ex-N.Y.P.D. Official Trying to Tame New York’s Trash, The New Yorker (15/4/2024), traduzione L.V. Nella foto (Discard Studies) carri con sacchi di stracci a New York (Alice Austen, 1896).

Per localizzare le perdite dei gasdotti

imageLa grande rivelazione di Stager giunse durante uno scambio casuale con un dipendente della Union Oil che si sciò sfuggire che dagli anni Trenta la compagnia aveva sfruttato il forte senso dell’olfatto degli avvoltoi collorosso usando gli uccelli per localizzare le perdite dei gasdotti. Avevano iniziato ad aggiungere al gas metano dell’etilmercaptano, una sostanza che ha odore di cavolo marcio e che dà il tipico aroma alle bombette puzzolenti e alla flatulenza. L’etilmercaptano attirava immancabilmente gli avvoltoi che poi si posavano, rivelando eventuali perdite prima che gli esseri umani potessero accorgersene. Stager capì che lo stesso composto è rilasciato anche dai cadaveri in decomposizione. E come previsto, quando utilizzò un dispositivo di erogazione di etilmercaptano per disperdere odore di marcio nel cielo della California, gli avvoltoi collorosso presto cominciarono a volargli attorno.

Lucy Cooke, The Unexpected Truth About Animals, Black Swan (2018), traduzione L.V.

Ossido di azoto

I microbi nel terreno possono anche loro creare gas serra quando vengono a contatto con i fertilizzanti. I fertilizzanti sintetici hanno rivoluzionato il modo in cui nutriamo il mondo, ma rilasciano un potente gas serra, chiamato ossido di azoto, quando vengono decomposti da quei microbi. I fertilizzanti naturali come il letame non sono migliori da questo punto di vista, perché rilasciano gas serra quando si decompongono.

Bill Gates, We should discuss soil as much as we talk about coal, Gates Notes (26/3/19), traduzione L.V. Nella foto (United States Department of Health and Human Services, Wikipedia) Bill Gates.