Disse che fin dall’inizio aveva in mente un obiettivo particolare. Voleva fare dell’illustrazione degli uccelli un’arte: riportare gli uccelli che disegnava alla vita animata “per completare una collezione che fosse non solo preziosa per la classe degli scienziati, ma anche piacevole per ogni persona”. Gli ornitologi del tempo riproducevano esemplari imbalsamati di profilo, accurati nei minimi dettagli, ma irrealistici e inanimati. All’inizio del diciannovesimo secolo non era ancora stato descritto quasi nessun uccello americano. “La prima raccolta di disegni che feci, di questo tipo, era di esemplari europei, procurati da mio padre o da me… Erano tutti riprodotti rigorosamente alla maniera ornitologica, ossia in profili sostanzialmente rigidi e insignificanti”. In America, a Mill Grove, iniziò a sperimentare.
Richard Rhodes, John James Audubon, Vintage (2006), traduzione L.V.