Soprannominato Mister Mammut

Fino al XVIII secolo nel mondo occidentale era comune pensare che i fossili appartenessero ad animali che esistevano ancora, soltanto altrove. Thomas Jefferson, soprannominato Mister Mammut per il suo interesse per i fossili, ordinò a Meriwether Lewis e William Clark, durante il loro viaggio verso il Pacifico, di fare attenzione ai mastodonti.

Rivka Galchen, Reinventing the Dinosaur, The New Yorker (13/11/2023), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia, American Museum of Natural History, New York) la ricostruzione di un mammut americano con i resti fossili.

Disobbedienza civile interiorizzata

I giovani nati durante la politica del figlio unico vogliono famiglie più piccole perché temono i costi del mantenimento dei figli insieme a quello dei genitori in pensione. Di conseguenza, entro la metà del secolo, si prevede che la popolazione cinese in età da lavoro diminuirà di quasi il 25% rispetto al picco del 2011. La prospettiva di una crescita limitata ha riportato la camera da letto al centro dell’attenzione politica, e non più per vigilare sui rapporti extraconiugali, ma per sollecitare la procreazione in nome del patriottismo. Funzionari locali hanno iniziato a chiamare i novelli sposi per acquisire informazioni e incoraggiarli, e una provincia nella regione di Zhejiang ha offerto incentivi in ​​denaro alle coppie con spose di età inferiore ai venticinque anni, per promuovere “matrimoni e nascite in età adeguate”.
Nella Cina di Xi – come nella Russia di Putin e nell’Ungheria di Viktor Orbán – una guerra contro l’influenza democratica ha portato a una recrudescenza della disuguaglianza di genere; nel 2021 il Partito si è impegnato a difendere le “virtù tradizionali della nazione cinese” e il “valore sociale della maternità”. I segnali di regressione sono evidenti: per la prima volta dopo decenni il Politburo è composto interamente da uomini. Le attiviste femministe vengono spesso perseguite.
Per molte donne cinesi, la pressione politica sulle loro decisioni personali ha alimentato una vasta disaffezione. Il tasso di natalità cinese è crollato di oltre la metà dal 2016, anche dopo che il governo ha cambiato le regole per consentire alle persone di avere fino a tre figli. Questo genere di calo è stato raramente registrato in nazioni che non sono in guerra o in preda a sconvolgimenti. L’ultima volta che la Cina ha registrato un calo demografico era il 1961, quando si stava riprendendo dalla carestia seguita al Grande Balzo in avanti di Mao. Nicholas Eberstadt, un economista politico che studia le tendenze demografiche presso l’American Enterprise Institute, ha descritto la crisi delle nascite come una “disobbedienza civile interiorizzata”.

Evan Osnos, China’s Age of Malaise, The New Yorker (23/10/2023), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia) un gruppo di donne cinesi.

Distinguere il movimento della chioccia da quello di un gatto

Disporre di una guida innata non esonera il piccolo dal dover apprendere i suoi compiti vitali, solamente facilita l’apprendimento. Dirigere l’attenzione sulle cose che assomigliano ai volti e sugli oggetti semoventi consente ai processi di apprendimento di giungere a distinguere, a un certo stadio dello sviluppo, il volto della mamma da quello di un estraneo o il movimento della chioccia da quello di un gatto.

Giorgio Vallortigara, Il pulcino di Kant, Adelphi (2023). Nella foto (Wikipedia) una gallina.

La maestra elementare innata

Che cosa se ne fa un pulcino o un neonato di una preferenza per le facce schematiche o per gli oggetti semoventi? Lorenz chiamava gli istinti «la maestra elementare innata». Quando un pulcino esce dall’uovo o un neonato dal grembo della madre ci sono tantissime cose che si muovono nel mondo. E innumerevoli le varietà di forme e configurazioni che appaiono ai loro occhi. La maestra innata dirige però l’attenzione del piccolo su alcune forme e alcuni schemi di movimento, consentendo così di canalizzare i processi di apprendimento, che in assenza di queste guide istintuali sarebbero terribilmente lenti, a causa della multiforme ricchezza degli stimoli ambientali.

Giorgio Vallortigara, Il pulcino di Kant, Adelphi (2023). Nella foto (Wikipedia) Konrad Lorenz.

La Terra ci chiede qualcosa di più della gratitudine

Come scienziati ci siamo chiesti: perché? Perché esseri solitari e reclusi devono lottare per arrampicarsi su un promontorio roccioso ed entrare in una comunità di un centinaio di esseri umani? Perché tutte queste tartarughe sono venute da noi, in numeri senza precedenti, per fare la cosa più importante per loro? Quando i nostri studenti sono andati alla ricerca di siti adatti a trasferire al sicuro le molteplici uova che avevano deposto non solo nell’ultimo anno, hanno trovato una risposta. Le lingue di sabbia preferite dalle tartarughe erano sott’acqua a causa di piogge più intense del solito. Quando il livello del lago si è alzato, hanno dovuto cercare un terreno più in alto. Ho avuto l’impressione che le tartarughe azzannatrici fossero diventate rifugiati climatici.
E questo è il pensiero che non mi da pace.
Penso che le tartarughe si siano dirette verso l’alto in preda a una sorta di disperazione, come chiedendoci di prestare attenzione, per farci vedere che stiamo vacillando sull’orlo della catastrofe climatica con i nostri parenti, animali e vegetali, che scompaiono a ondate dopo ondate di estinzioni. La scienza, armata di modelli con cui prevedere gli imminenti cambiamenti, è un potente strumento per affrontare queste crisi. Ma non è l’unico. Come scienziato sento dati indiscutibili, e anche un messaggio, allo stesso tempo materiale e spirituale, portato dalle tartarughe azzannatrici: la Terra ci chiede qualcosa di più della gratitudine.

Robin Wall Kimmerer, The Turtle Mothers Have Come Ashore to Ask About an Unpaid Debt, The New York Times (22/9/2023), traduzione L.V.

Hanno un debole per le carote

I lombrichi non possiedono orecchie e hanno una rudimentale capacità di sentire. Charles Darwin li ha studiati a lungo prima di diventare famoso con la pubblicazione di L’origine delle specie ed è poi tornato a occuparsi di questi animali in età avanzata, come un vecchio innamorato un po’ infedele. Darwin aveva riconosciuto l’immenso ruolo svolto da queste umili creature sotterranee nel dare forma e struttura all’ambiente, e del comprenderli un po’ meglio aveva fatto la sua missione. Le sue domande erano vaste; aveva per esempio scoperto che i vermi non amano il formaggio, ma hanno un debole per le carote – buono a sapersi se avete intenzione di invitarne qualcuno per il fine settimana. Aveva anche calcolato che intorno a Down House, la sua casa non lontano da Londra, c’erano qualcosa come tredici lombrichi per ogni metro quadrato di terreno. Ma è quando ha iniziato le indagini sui sensi dei vermi che ha davvero mollato ogni freno. Ne ha portati dentro casa a migliaia, conservandoli in vasi posti sul tavolo da biliardo per poterli studiare da vicino, dando libero sfogo alla sua immaginazione. Ha fatto lampeggiare su di loro lanterne, ha convinto sua figlia a strillare ai vermi, e suo figlio a suonare per loro il fagotto. Ha soffiato su di loro del fumo e ha persino fatto esplodere dei piccoli fuochi d’artificio per attirare la loro attenzione. A parte un’avversione per la luce, i vermi hanno mantenuto per tutto il tempo il loro sangue freddo.

Ashley Ward, Sensational, Profile Books (2023), traduzione L.V. Nella foto (L.V.) la casa e il giardino di Darwin a Downe, vicino a Londra.

Vogliono distogliere la vostra attenzione

Le persone che per il fallimento di una banca accusano la “wokeness” non vogliono che capiate l’economia politica bancaria degli Stati Uniti, o che addirittura ci pensiate. Vogliono distogliere la vostra attenzione dalle vere domande e defletterla verso un conflitto culturale inventato. Il motivo è che vogliono offuscare la misura in cui loro e i loro alleati sono complici – o responsabili – della creazione di un contesto in cui le banche falliscono per mancanza di un’adeguata regolamentazione.
Questo, è ancora una volta, solo un esempio di come soggetti malevoli e parti interessate cerchino di occultare questioni serie sulla struttura della nostra società, con affermazioni che servono solo a confondere le acque.

Jamelle Bouie, The Boys Who Cried ‘Woke!’, The New York Times (14/3/2023), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia) la sede della Silicon Valley Bank appena fallita.

Una promessa di non vendicarsi

Il perdono, per Potts, non è uno scambio – il perdono concesso in cambio dell’opportunità di assistere a uno spettacolo di umiliazione e autodenigrazione – ma una promessa di non vendicarsi. Domandare delle scuse in cambio del perdono non può mai guarire una ferita o rendere giustizia; è piuttosto una forma di piacere consumata da persone che godono nell’assistere alla sofferenza di coloro che sono in loro potere (anche se solo brevemente). Non esistono scuse mancate, ma solo un abuso di potere, perché ogni perdono, scrive Potts, “inizia e finisce con un fallimento”. Non redime né può riscattare o annullare il dolore o la perdita; può soltanto domandare la necessaria attenzione al dolore e alla perdita, come una resa dei conti, o un atto di cordoglio. Il perdono è, quindi, una sorta di lutto, una specie di rammarico.

Jill Lepore, The Case Against the Twitter Apology, The New Yorker (7/11/2022), traduzione L.V. Nella foto (Harvard University) Matthew Ichihashi Potts.

Nella speranza di privatizzare l’istruzione

I progressisti e gli esperti di politica hanno a lungo sospettato che gli attacchi della destra ai consigli d’istituto non fossero tanto mirati a modificare i programmi di studio quanto a indebolire l’intero sistema scolastico pubblico, nella speranza di privatizzare l’istruzione. Durante il webinar ALEC sul “riappropriarsi dell’istruzione”, il rappresentante della Heritage Foundation ha dichiarato che la “possibilità di scegliere il tipo di scuola” sarebbe diventata qualcosa di “molto importante nei prossimi due anni”; ha anche detto che le polemiche sui programmi “stavano aprendo un’opportunità per i responsabili politici”, per prendere in considerazione, a livello statale, opzioni come le scuole private.
Non è la prima volta che una guerra culturale prende di mira la pubblica istruzione. Ma Rebecca Jacobsen, professoressa di politiche educative presso la Michigan State University, ritiene che quella attuale sia diversa, perché i social media hanno reso molto più facile agli operatori nazionali l’organizzazione di “una campagna allarmistica coordinata e concreta”, progettata per indirizzare i genitori verso alternative alle scuole pubbliche. “Il cuore del messaggio è: ‘Fate attenzione al sistema di istruzione pubblica. Assicuratevi che gli insegnanti di vostro figlio non stiano tramando qualcosa’”.

Paige Williams, The Right-Wing Mothers Fuelling the School-Board Wars, The New Yorker (7/11/2022), traduzione L.V. Nella foto (Wikimedia) una scuola pubblica in costruzione in Alaska nel 1914.

Un Grand Canyon di necessità di attenzione

Il destino di un sicofante non è mai felice.
All’inizio uno pensa che adulare il capo sia un buon modo per andare avanti. Ma quando si ha a che fare con un narcisista – e i narcisisti sono quelli a cui piace essere circondati da adulatori – non si è mai abbastanza untuosi.
I narcisisti sono un Grand Canyon di necessità di attenzione. Più vengono lusingati e più il loro appetito per l’adulazione aumenta.

Maureen Dowd, Hence, Mike Pence, The New York Times (18/6/2022), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia) Maureen Dowd.