Tranne, curiosamente, i ricordi

Un bruco, dopo essere passato attraversato un numero prestabilito di crisalidi, cessa di essere se stesso e diventa una pupa. Si libera per l’ultima volta della propria pelle e sviluppa un guscio più duro. All’interno di questo guscio il suo corpo si dissolve. Quindi, da fasci di cellule chiamate dischi imaginali, prende forma un nuovo corpo. Da alcuni dischi si sviluppano le zampe, da altri le ali, da altri ancora i genitali e così via. La creatura che emerge non conserva quasi nulla del suo sé giovanile tranne, curiosamente, i ricordi.
Come modalità di vita, questa radicale trasformazione di tutto il corpo è antica. È apparsa attorno a trecentocinquanta milioni di anni fa, durante il Carbonifero. Come esattamente questo processo si sia evoluto è ancora oggetto di dibattito, ma si è dimostrato molto popolare. Subiscono una metamorfosi completa non solo le falene e le farfalle, ma anche i coleotteri, le mosche, le vespe, le pulci e i crisopidi.

Elizabeth Kolbert, The Little-Known World of Caterpillars, The New Yorker (20/3/2023), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia) una farfalla di Papilio troilus.

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