Alla scomparsa dei pendolari

Nei tre anni dall’inizio della pandemia di Covid-19, centinaia di migliaia di persone hanno lasciato New York, alcune temporaneamente, altre per sempre. Si ritiene che la sola Manhattan abbia perso duecentomila famiglie. Insieme ai quasi quarantacinquemila morti a causa del virus, la batosta economica è stata durissima: più di centomila posti di lavoro persi non sono ancora stati recuperati. Il turismo, che dà lavoro a molta gente, si sta lentamente riprendendo. Ma la perdita più dura dal punto di vista economico è dovuta alla scomparsa dei pendolari.
Quasi quattro milioni di persone entravano, nei giorni feriali, nei quartieri degli affari di Manhattan. Oggi, in media, viene in ufficio poco meno della metà degli impiegati di Midtown. Interi ecosistemi che servivano quelle persone – negozi, rosticcerie, bar, ristoranti, chioschi, negozi di manicure – sono stati annientati, spazzati via. Il tasso di uffici vuoti a Midtown è il più alto dagli anni Settanta, ossia da quando i dati a questo proposito sono stati pubblicati per la prima volta. Anche gli spazi commerciali al dettaglio, sfitti, sono tantissimi. Quel Hooters sulla Trentatreesima Ovest? Chiuso definitivamente. Di notte molte strade, che fino a tre anni fa erano animate, oggi sembrano deserte.
Il lavoro a distanza non scomparirà e non si può dare la colpa ai pendolari per essere scappati. Tanti spostamenti sono gravosi, dispendiosi, snervanti. Il numero di passeggeri che usa la metropolitana nei giorni feriali è un terzo in meno rispetto al 2019 e le linee dei pendolari hanno subito riduzioni simili. In un recente rapporto pubblicato congiuntamente, a firma del sindaco e del governatore, la mancanza di passeggeri è stata descritta come “una sfida esistenziale per la stabilità finanziaria dell’Autorità Metropolitana dei Trasporti”. Janno Lieber, presidente e amministratore delegato della M.T.A., ha affermato che il modello di base dovrà cambiare; ha sostenuto che, piuttosto che contare sulle entrate dalla vendita di biglietti, e quindi sui loro prezzi, il trasporto pubblico dovrà essere finanziato come un servizio essenziale, al pari della polizia o della raccolta dei rifiuti.

William Finnegan, The Fight Over Penn Station and Madison Square Garden, The New Yorker (13/3/2023), traduzione L.V.

3 pensieri su “Alla scomparsa dei pendolari

  1. “una sfida esistenziale per la stabilità finanziaria dell’Autorità Metropolita dei Trasporti”

    Credo che fosse Metropolitana, non Metropolita. A meno che non si tratti di un vescovo ortodosso orientale che salmodiando in greco sovrintende ai trasporti.

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