Possono vivere finché è vivo il loro ospite

In uno dei passaggi più fantasiosi, gli autori immaginano l’infezione di una balena attraverso gli occhi di Giona, che, secondo la Bibbia ebraica, sarebbe stato inghiottito da un “pesce grosso”, nei secoli interpretato come una balena. L’esperienza sarebbe stata tutt’altro che solitaria, a quanto pare: “Le prime creature incontrate da Giona nell’intestino della balena sarebbero state decine di migliaia di vermi nematodi relativamente piccoli. In seguito potrebbe essersi imbattuto nella tenia lunga 30 metri, nota come Tetragonoporus calyptocephalus”. Il punto è, ovviamente, il fatto che è impossibile immaginare che un essere umano possa sopravvivere in tali condizioni. Le tenie, che a differenza nostra hanno bisogno di pochissimo ossigeno, sono perfettamente adattate alla loro nicchia ecologica. Giona ha avuto la fortuna di essere sputato fuori dopo tre giorni, mentre qualsiasi tenia avrebbe potuto trascorrere tranquillamente tutta la propria esistenza all’interno della balena. In effetti, notano gli autori, le tenie non hanno limiti interni alla durata della vita: possono vivere finché è vivo il loro ospite.

Jerome Groopman, In Praise of Parasites?, The New Yorker (12/12/2022), traduzione L.V. Nella foto (Wikipedia) Giona e la balena nella chiesa di Hvidbjerg, vicino a Struer, in Danimarca.

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