È tutto così a Milano

C’era insomma in quel Milanone, a guardarsi intorno e respirarne l’aria, un qualche cosa di sodo di sanguigno di abbondante, di cui a Torino in effetto non si aveva neanche un’idea: quei magazzini alimentari, per esempio, le file di capponi e di tacchini che inghirlandavan le porte, grassi, appetitosi, con le code a raggiera; e salami giamboni coppe le dimensioni che avevano; e in trattoria le porzioni che usavan nel formaggio, per esempio, che da noi quel tomino lo si offriva, tu ne tagliavi un cuneetto sotto lo sguardo censore del cameriere, era riportato via; a Milano invece, tràn, mezza robiola nel piatto, senza cerimonie, e l’altra mezza lì a disposizione del cliente. È tutto così a Milano, il doppio, il triplo che a Torino.

Augusto Monti, I Sanssôssi, Araba Fenice (2011). Nella foto (La Cucina Italiana) un albero di natale gastronomico di Peck del 1923.

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