Ispirata ai ghepardi

Nel 1976 il ventunenne Van Phillips, quando era studente all’Arizona State University (ASU), ebbe un grave incidente di sci nautico che gli provocò l’amputazione della gamba sinistra sotto il ginocchio. Al posto della gamba gli fu messa una protesi standard e fu rimandato a casa.
“La odiavo”, aveva dichiarato a OneLife Magazine nel 2010. “Avevamo portato l’uomo sulla luna, e io ero qui con questa ciofeca. Dentro di me sapevo che avremmo potuto fare molto meglio”.
Così aveva lasciato l’ASU e si era iscritto alla Northwestern University, studiando nel Centro Protesico-Ortopedico. Si era così messo a progettare un modello migliore di protesi ispirata ai ghepardi e ai saltatori con l’asta. Anni più tardi, nel 2012, il mondo assisteva con stupore mentre il sudafricano Oscar Pistorius, utilizzando un modello di protesi basato sul design di Phillips, correva i quattrocento metri alle Olimpiadi di Londra.

Jeremy DeSilva, First Steps, HarperCollins (2021), traduzione L.V. Nella foto (Lemelson Center for the Study of Invention and Innovation) Van Phillips con la protesi che aveva inventato.

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