Andando a Siena in macchina per insegnare, sempre cantavo arie d’opera a squarciagola, tanto che il mio allievo Pino Pucci che sempre mi accompagnava – molto amato e purtroppo mai più visto – era diventato un esperto di musica operistica. Se non fossi stato un archeologo mi sarebbe piaciuto essere un cantante; esistono fotografie di me, giovane sposo, che con tragica enfasi e agitando legni canto la parte di Azucena.
Andrea Carandini, L’ultimo della classe, Rizzoli (2021)