Non sapeva perché fosse morto

La voce era per lui sicuramente più importante della storia. Non ha mai prestato attenzione a un elemento costituente del romanzo poliziesco, della storia di detective: la trama. C’è un aneddoto molto famoso, di quando fu girato il film tratto da “Il grande sonno”. Il regista Howard Hawks aveva inviato un telegramma a Chandler, voleva conoscere un particolare, su qualcuno che muore nel romanzo, un autista che non è chiaro perché muoia, perché sia stato ucciso. Chandler gli aveva risposto che non sapeva perché fosse morto…
Cercare di riassumere un romanzo di Chandler è molto molto difficile, proprio perché non gli importava molto della storia, perché in effetti i suoi interessi erano altrove. Tra gli interessi di Chandler c’era la formula del romanzo poliziesco, un argomento di cui aveva scritto con passione. Inoltre era molto interessato al linguaggio e all’arguzia della sua narrazione. Ciò che rende Chandler così unico è il fatto che le sue storie sono così divertenti, sono davvero piene di battute molto divertenti.

A Coat, a Hat and a Gun, BBC Radio 4 (3/2/2011), traduzione L.V. Nella foto (Wikiquote) Humphrey Bogart e Lauren Bacall in “Il grande sonno” di Howard Hawks (1946).

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