Caro Jock

La calligrafia di Iris Origo era notoriamente illeggibile. Quando i familiari, gli amici e gli editor disperavano di decifrare le sue lettere, i manoscritti o gli appunti, venivano chiamati gli esperti. Tra questi, le figlie Benedetta e Donata, la sua pazientissima segretaria e il suo editore e caro amico Jock Murray. Quest’ultimo sosteneva di aver imparato una tecnica speciale per leggere la calligrafia di Iris Origo. Murray amava ripetere la storia di come, al suo ritorno in ufficio dopo una giornata a Manchester, avesse trovato l’intera redazione intenta a leggere una lunga lettera di Iris. Tutto era stato – più o meno – decifrato tranne l’ultima frase. Murray portò a casa la lettera con sé. “Il trucco”, aveva detto, “era di tenere la pagina all’altezza degli occhi, così dopo avere fatto un bagno e un sospirone alla Osbert [Lancaster], mi sono accucciato davanti al tavolo, a quattro zampe. C’era scritto: ‘Carissimo Jock, non riesco a leggere quello che ho scritto. Per favore, battilo a macchina e mandamene una copia.'”

Iris Origo, A chill in the air, Pushkin Press (2017), postfazione di Katia Lysy, traduzione L.V.

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