Un pastore che contava un gregge di professori

Mi raccontò che erano ottanta, nella celletta angusta della prigione di Erevan, tutta gente istruita – docenti universitari, vecchi rivoluzionari, scultori, architetti, attori, medici famosi – e mi raccontò di quanto fossero lunghi e tormentosi gli appelli, con le guardie che perdevano il conto ogni volta e dovevano ricominciare. Un giorno una guardia era entrata insieme a un vecchio arcigno che dopo aver squadrato velocemente l’accozzaglia umana sui pancacci e sul pavimento se n’era andato. La stessa scena si sarebbe ripetuta quotidianamente. Scoprirono poi che il vecchio era un pastore. L’amministrazione del carcere utilizzava la sua straordinaria capacità di contare all’istante greggi di centinaia, migliaia di pecore per controllare i detenuti. Era buffo: un pastore che contava un gregge di professori, scrittori, medici e attori.

Vasilij Grossman, Il bene sia con voi!, traduzione di Claudia Zonghetti, Adelphi (2014)

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