Ali, ali, ali! Come descrivere le loro sinuosità, le loro sfumature? Erano tutte possenti e soffici – fulve, purpuree, di un turchino intenso, di un nero vellutato con uno spolverio fiammeggiante sul margine tondo delle piume incurvate. Quelle nuvole scoscese svettavano imperiose sulle spalle luminescenti degli angeli; ogni tanto uno di loro, colto da una sorta di meraviglioso raptus, come se non potesse trattenere l’esultanza, all’improvviso, per un solo istante, dispiegava la sua bellezza alata, ed era come uno sprazzo di sole, come il luccichio di milioni di occhi.
Vladimir Nabokov, Una bellezza russa e altri racconti, traduzione di Franca Pece, Ugo Tessitore, Dmitri Nabokov, Anna Raffetto, Adelphi (2008)