Più nero di qualsiasi nero

sts112-709-073k«L’oscurità è un tema interessante nello spazio perché in nessun altro luogo il contrasto tra luce e buio è più estremo». L’astronauta David Wolf ha raccontato che ci sono state volte in cui era fuori a fluttuare nello spazio vicino alla navicella e, per un minimo spostamento, un’inclinazione, l’ala di colpo bloccava la luce proveniente dal sole o dalla luna e creava un’ombra. Wolf ha detto che l’oscurità di quell’ombra è «più nera di qualsiasi nero uno possa immaginare che possa esistere là fuori nello spazio. L’ombra non contiene luce, non c’è luce riflessa dalla polvere nell’aria, dalla Terra, dalle nuvole». È buio puro, assoluto. «Puoi finire in un’ombra così profonda, così nera, che il tuo stesso braccio può darti l’impressione di scomparire. È lì, di fronte alla tua faccia, la tua testa è in piena luce e il tuo braccio è in questa oscurità profonda». È come se fosse sparito, come se fosse stato tagliato? «Sì, proprio così».

L’astronauta David Wolf intervistato da Matt Kielty e Soren Wheeler su Radiolab in Dark Side of the Earth (27/4/18), traduzione L.V. Nella foto (NASA) David Wolf durante una camminata nello spazio nel 2002.

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